dell’Associazione Il Manifesto in Rete
Siamo a un punto di svolta decisivo per le sorti dell’Italia e dell’Europa, il 24 e 25 maggio si vota per il rinnovo del Parlamento europeo, nel frattempo in questi giorni si è consumata una crisi di governo extraparlamentare ed extraistituzionale con la caduta di Letta e il subingresso di Matteo Renzi, attraverso una vicenda dai tratti non limpidi, rispetto alle attese che aveva generato la vittoria del sindaco di Firenze alle primarie del PD. L’opinione pubblica, quella che ha ancora un’opinione, reclama di comprendere le ragioni vere della “congiura di palazzo” che ha disarcionato Letta, ma non è dato saperlo.
Scopriremo nei prossimi giorni che tipo di governo si formerà e se riceverà il voto di fiducia che è ancora duplice alla Camera e al Senato; certo per i condizionamenti evidenti della destra di Alfano e dei popolari, oltre che dei centristi, non potrà che essere una forma nuova di larghe intese, non quel che servirebbe all’Italia. È più che mai evidente la mancanza di una forza di sinistra, nel Paese e in Parlamento che possa contrastare la deriva, se escludiamo il movimento cinque stelle la cui adeguatezza è alquanto dubbia, come dimostrano anche le recenti vicende delle elezioni in Sardegna che hanno segnato un ulteriore grave distacco degli elettori dal voto.
L’informazione è come sempre anch’essa al centro di questa crisi, siamo il paese europeo con la più rilevante concentrazione di potere in questo settore, nelle mani di gruppi oligopolistici non editoriali, il network berlusconiano e la tv pubblica lottizzata dai partiti. La carta stampata è in profonda crisi (-15% le vendite dei quotidiani negli scorsi due anni). Solo i giornali on line e le nuove forme di abbonamento digitale, registrano una significativa crescita che però non compensa il calo di vendita delle copie in edicola. In quest’ambito c’è una crisi ancora maggiore delle testate della sinistra.
Fare informazione critica e alternativa, è stato ed è la mission de il Manifesto, per questo, in conseguenza della messa in liquidazione della cooperativa editrice, come rete dei circoli avevamo lavorato e proposto l’organizzazione di una nuova forma di cooperativa che potesse sostenere il rilancio del giornale, attraverso il ruolo attivo dei lettori, dei circoli, dei collaboratori, salvaguardando l’autonomia professionale della redazione in un progetto politico, unitario e condiviso.
Così non è stato per volontà della redazione, ed ecco che assistiamo dopo nemmeno un anno, in cui le vendite e gli abbonamenti sono ancora in calo, a una diaspora che ha prodotto numerosi allontanamenti, e ora una nuova impresa editoriale, dall’incerto futuro, testimonianza di questa frammentazione. I circoli del manifesto hanno sofferto per questa situazione e alcuni hanno tirato i remi in barca, sciogliendosi o mettendosi a fare altro. A Bologna abbiamo deciso di proseguire il nostro impegno, costituendo l’Associazione il Manifesto in rete con proiezione nazionale e l’impegno a lavorare per costruire tempi migliori.
Con esigue forze e l’apporto generoso di attivisti e amici, abbiamo già realizzato numerose iniziative, culturali, politiche e all’insegna della socialità, abbiamo migliorato questo sito-blog, gestito con pochissimi mezzi, tutti ricavati dall’autofinanziamento, che sta incontrando la simpatia di sempre più numerosi collaboratori, lettori e visitatori.
Il prossimo 29 marzo, a Bologna, nell’assemblea plenaria dell’Associazione, discuteremo del suo futuro con la partecipazione delle compagne e dei compagni degli altri circoli, dei giornalisti e di tutti coloro che vorranno intervenire. Nel frattempo abbiamo deciso di partecipare attivamente alla campagna per le europee a sostegno di Alexis Tsipras, avanzando le candidature di Loris Campetti e di Angela Pascucci, la proposta ha trovato un largo accoglimento e ci auguriamo che la loro partecipazione sia accompagnata da successo come per la lista, successo di cui abbiamo assolutamente bisogno in Europa e in Italia in particolare.
È questo un modo attivo che pensiamo dovrebbe caratterizzare il giornale della sinistra italiana: un mezzo per fare informazione, lotta politica e cultura, stare in mezzo alla battaglia a sostenere le ragioni in cui crede, quelle del lavoro della libertà e dell’uguaglianza. Abbiamo cominciato il nuovo tesseramento; chiediamo di iscrivervi per sotenerci e partecipare, sottoscrivendo la modesta quota di dieci euro (ovviamente non rifiutiamo anche contributi maggiori). La talpa è l’effige dell’associazione perché il simpatico animale comunista, continua a scavare nonostante le batoste, le crisi, le divisioni della sinistra. Sappiamo che la rete delle gallerie che avrà scavato determinerà alla fine il crollo del Palazzo d’Inverno.
Per le iscrizioni cliccare qui, dove è disponibile la scheda di iscrizione.