Buon anno: bilancio 2013 e prospettive 2014 dall'Associazione il Manifesto in rete

31 Dicembre 2013 /

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Il manifesto in retedell’Associazione il Manifesto in rete
Si conclude un anno veramente duro, innanzitutto per chi non ha lavoro, per chi l’ha perso, per chi non sa se mai arriverà alla pensione (grazie alla Fornero e a Monti), per chi deve affrontare quotidianamente un’esistenza precaria, per gli sfortunati abitanti della “terra dei fuochi” che ne patiscono le conseguenze per la salute e per la propria attività economica; la lista potrebbe continuare quasi all’infinito. Un anno di crisi ancora dura di cui non si vede la via d’uscita, come in una sequenza infinita di tunnel, in cui la luce resta un flebile miraggio, nonostante le rassicurazioni del Governo di Enrico Letta, supino alle direttive di una troika che sta liquidando l’Europa sociale.
Uno degli aspetti più sconcertanti del nostro sfortunato paese è sapere che ci sarebbero risorse, umane, ambientali, culturali, artistiche, scientifiche e tecniche per superare tante difficoltà ma che manca una classe dirigente all’altezza del compito e cittadini in grado di esprimerla. In questa situazione la sinistra ha “perso la rotta” e non sembra capace più di ritrovarla, siamo l’unico paese in cui non esiste una forza che si possa definire tale, in grado di avanzare proposte per realizzare una prospettiva socialmente più equa e accettabile; il panorama europeo è nello stesso tempo parimenti deprimente.
Nelle drammatiche vicende della sinistra, il quotidiano il manifesto sta vivendo una sua crisi specifica, economica e di prospettiva politica; a due anni dalla liquidazione coatta amministrativa della cooperativa editrice, non s’intravede un superamento delle difficoltà. Negando il valore di bene comune del giornale considerato proprietà privata dell’attuale redazione si è realizzata una drastica rottura con un gruppo consistente di firme storiche, con i padri fondatori e con la rete diffusa dei circoli e dei lettori-finanziatori che l’hanno sostenuto per quarant’anni, di fatto estraniati dalle vicende del quotidiano.

A Bologna il circolo del Manifesto è confluito con altri circoli e singoli soggetti nell’associazione “il Manifesto in rete” per non disperdere l’esperienza dei circoli e per proseguire un impegno politico e culturale nel solco della tradizione di quel che il manifesto ha rappresentato nel passato; una voce libera e critica dell’informazione e un soggetto d’iniziativa politica.
Abbiamo attivato questo sito che ospita articoli, riflessioni e informazioni sugli argomenti di attualità che riteniamo interessanti, in ambito locale e generale, con i limiti che le nostre esigue forze ci pongono, i cui numeri sono però significativi: da gennaio a dicembre 2013 sono stati pubblicati 533 articoli frutto del contributo di circa 400 autori. Oltre un migliaio i lettori, 1026 su Facebook e 433 utenti su Twitter; buoni i risultati delle statistiche del sito, che nel corso dell’anno hanno indicato un aumento delle visite costante; chi trova un articolo del Manifesto Bologna, in 4 casi su 10 ha reperito anche una risorsa utile fermandosi poi sul sito per leggerlo e per accedere ad altri contenuti.
Cerchiamo di alimentare il dibattito a sinistra, quella che c’è, promuovendo incontri e dibattiti su temi di attualità e di approfondimento, attivi nei movimenti che si battono per i beni comuni, per la Costituzione, per la difesa dei diritti colpiti dalla crisi. Pensiamo che l’anno prossimo sarà veramente cruciale, sia a livello nazionale che internazionale, per le sorti di milioni di persone, che necessitano di un miglioramento, non solo economico, della loro condizione di vita.
Il sito del Manifesto in rete ci sarà con la sua “talpa rossa” cercando di contribuire, per la sua parte, affinché in Italia ed in Europa torni a esserci una sinistra incisiva, autonoma e unitaria. Per questo gli auguri di buon anno a tutti, alle compagne e ai compagni che ci seguono, ai nostri attivisti ai collaboratori del sito, sono particolarmente calorosi e affettuosi.

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