Il cuore di tenebra del governo Salvini

5 Giugno 2018 /

Condividi su


di Bruno Giorgini
Per l’intanto bisogna sapere che se l’Italia non partecipasse della UE (Unione Europea), il caos delle ultime settimane avrebbe potuto scivolare sul piano inclinato della guerra civile con gli annunci di raduni romani nel giorno del 2 Giugno per dare l’assalto al Colle. Poi anche ha contribuito alla pace civile, peraltro precaria, il fatto che, come spesso da noi, la situazione può essere disperata ma non seria (Ennio Flaiano), la possibile tragedia ha trasmutando in farsa.
Così il leader del più votato partito italiano – il M5S – in un pugno d’ore passa dalla richiesta roboante, tronfia e minacciosa di messa in stato d’accusa del Capo dello Stato per alto tradimento, a andare a prendere un caffè al Quirinale, diventando ministro, anzi vicepremier senza inspiegabilmente essere invece incriminato per vilipendio del Presidente.
E nasce il governo Lega 5 Stelle, sotto l’alto patrocinio di Mattarella, che forse memore di Moro ha lavorato alle convergenze parallele tra chi proponeva la flat tax e chi il reddito di cittadinanza, come dire il diavolo e l’acqua santa. Mattarella armato di presunzione e pazienza democristiana ha forse cercato di ammansire il barbaro padano Salvini mettendolo a bagnomaria in salsa Di Maio, il bravo ragazzo con la mamma al seguito ma il gioco non è riuscito, Salvini risultando a tutti gli effetti il dominus della scacchiera.

Perché il Presidente non abbia scelto la semplice e lineare strada di affidare l’incarico prima al leader della coalizione di centrodestra con maggioranza relativa che sarebbe andato a cercarsi i voti in Parlamento, e magari dopo in caso di fallimento per Salvini, al capo politico del primo partito il M5S, senza né benedire e neppure maledire eventuali alleanze, non saprei dire.
Certo questa strada avrebbe reso il dibattito più trasparente, e soprattutto collocato nella sede istituzionale propria, cioè il Parlamento recentemente eletto, spazio pubblico per eccellenza. Dibattito che invece è avvenuto tra una oligarchia di cosiddetti esperti scelti dai leader nelle segrete stanze di un potere che ancor prima di costituirsi in governo, si nascondeva alla, e dalla, pubblica opinione, salvo quando il “contratto di governo” fu infine redatto, adire alla buffonata dei gazebo leghisti e dei click grillini per approvarlo. Una prassi che a occhio e croce mi pare essere contraria allo spirito, se non alla lettera, della Costituzione. Con un profumo simil mafioso alla “cosa nostra iè”, e/o piduista massonica.
Ora il governo c’è con personaggi dichiaratamente reazionari sui diritti e le libertà civili, molti nazional nazionalisti, e qualcuno fiduciario dell’alta finanza come il ministro dell’economia, da ultimo altri che non è dato sapere cosa pensino su quasi nulla. Ma poco importa, così come è futile sfogliare il contratto contando le righe parafasciste e quelle più decenti, alcune quasi democratiche perchè c’è un vero e proprio cuore di tenebra che sottende l’intero impianto politico programmatico: vengono completamente oscurati e abbattuti i diritti umani nonchè negata l’uguaglianza tra tutti gli esseri umani di qualunque nazionalità, religione, ideologia, colore della pelle in cambio di un supposto rilancio dei diritti economico sociali per i cittadini italiani doc.
É questo l’osceno scellerato mercato, su cui si fonda l’alleanza M5S e Lega. Qualcosa del genere fa già Casa Pound, non a caso fonte ispiratrice di Salvini, nelle borgate più disagiate e povere della periferia romana con un buon successo. Il quale Salvini oggi ministro di polizia, lo dice sempre più esplicitamente in pubblico e in privato, attrezzando per di più la Lega a farlo direttamente, a essere cioè il braccio politico propagandistico del ministro. Cominciando dalla caccia ai migranti poi inevitabilmente estendendo l’ordine poliziesco, se non concentrazionario, all’intero corpo sociale contro il dissenso.
E i fan dei 5S, soprattutto quei bischeri che li hanno votati stando a sinistra, non possono dire che Di Maio farà la voce grossa per difendere i diritti umani dei migranti o il diritto di azione politica dei centri sociali. Primo perché Salvini Di Maio se lo mangia a colazione, secondo perchè proprio i grillini hanno impedito che si approvasse lo ius soli, nonché hanno scatenato una campagna diffamatoria e vergognosa contro le ONG che salvavano i profughi in mare. Questo cuore di tenebra tiene insieme grillini e leghisti, e rischia di portarci tutti in un tunnel illiberale e antidemocratico di stampo ungherese, con la violazione di diritti elementari civili e politici. A questo punto ciascuno di noi deve chiedersi che fare, come ci si può opporre, e ne parleremo. Per ora mi limito a segnalare l’invito di Matteo Maria Zuppi arcivescovo di Bologna a intonare in occasione della festa del 2 giugno il Te Deum -il più solenne inno dei cristiani – e a pregare in difesa della Repubblica, per la democrazia, contro il fascismo. Una iniziativa tanto inusuale quanto accorata, a dire la gravità della situazione.
Questo articolo è stato pubblicato da Inchiesta Online il 2 giugno 2018

Aiutaci a diffondere il giornalismo libero e indipendente.

Articoli correlati