L’Italia dei ricchi, le città del sud, la Salva Milano e il PD

di Sergio Caserta /
15 Gennaio 2025 /

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Elly Schlein nel suo impegnativo lavoro, ha certamente un merito, e cioè essere riuscita a interrompere l’identificazione del PD come “il partito della ZTL e dei ricchi”. L’atto più importante in questa direzione è stato certamente quando ha deciso che il PD non avrebbe più appoggiato l’autonomia differenziata, perseguita inizialmente proprio dal presidente di quel partito. L’autonomia, sia quella salviniano-meloniana che quella in salsa emiliano-romagnola, sarebbe una sciagura per un Paese il cui bisogno principale non è certo quello di differenziarsi, visto che lo sta facendo persino troppo in fretta con i ricchi che aumentano sempre più il loro patrimonio e le classi media e bassa che stentano sempre di più con stipendi insufficienti, lavori precari e futuri incerti, mentre i poveri sprofondano in giù.

Se Elly Schein volesse continuare in questa virtuosa direzione allora dovrebbe impedire l’errore drammatico di votare la Salva Milano al Senato (purtroppo già votata troppo frettolosamente alla Camera dalla maggioranza più il PD). Non solo perché si tratta di un inaccettabile condono edilizio, che farebbe avvicinare il suo partito a ideologie liberiste berlusconiane (il condono del 2003 fu voluto proprio da Berlusconi), ma anche perché quella legge è un altro inaccettabile atto a favore dei ricchi contro territori e popolazioni che oggi arrancano perché sempre più povere, con particolare riferimento alle popolazioni dei Comuni del Sud.

Oggi quando si decide di edificare, sia in aree di espansione che in aree dismesse, chi costruisce deve fare un piano particolareggiato con cui realizza anche parchi, scuole, parcheggi, biblioteche, chiese, strade, poliambulatori, ecc. Una volta che sarà approvata la Salva Milano questo non potrà più accadere e ai costruttori sarà concesso costruire massimizzando la rendita a danno dei cittadini, che non potranno più avere servizi sociali e pubblici. Quali città soffriranno di questa mancanza di oneri di urbanizzazione? Forse quelle del nord, ma certamente quelle del Sud che con i loro già magri bilanci non potranno mai supplire alla mancanza degli oneri non incassati.

Le città del Sud sono le più bisognose di spazi e servizi pubblici. Sono quelle dove c’è spesso meno verde, meno parcheggi, meno asili e aule scolastiche a causa di una spaventosa speculazione edilizia degli anni 50 e 60, che invece la legge Ponte del 1967 riuscì a rallentare. Infatti, quei Sindaci del Sud come del Nord, che vogliono che le loro città siano un giusto equilibrio fra interventi privati e servizi al cittadino oggi possono farlo; fino ad ora quando permettono di costruire nuovi palazzi e quartieri possono costringere anche la costruzione di verde e servizi pubblici. Da domani non sarà più possibile. I Sindaci dovranno subire i progetti edilizi dei costruttori anche senza piani particolareggiati, senza strade, senza marciapiedi, senza scuole, più o meno come accadeva negli anni ’50.

Ma i Sindaci del Sud hanno capito che la Salva Milano è concepita contro il loro interesse? Forse Milano troverà da altre parti le risorse finanziarie per costruire strade e servizi, ma le altre migliaia di Comuni che non sono minimamente paragonabili a Milano nè per ricchezza né per attrattività dei capitali, cosa faranno?

Questa legge, che sarà votata in Senato a metà gennaio, è stata promossa anche da Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani, il cui presidente è da poche settimane il sindaco di Napoli, Manfredi. Appare quindi dissonante che un Sindaco del Sud come primo importante atto del suo mandato in ANCI promuova una legge che danneggi innanzitutto le città del Sud.

C’è da domandarsi se Manfredi abbia assunto informazioni non solo da chi è favorevole a questa legge, ma anche da migliaia di esperti che invece in queste settimane hanno denunciato in ogni sede le nefandezze e l’incostituzionalità che nasconde, a partire dall’appello dei 140 accademici. Gli altri sindaci del SUD sono stati consultati da Anci? Oppure Anci ha lavorato solo per il Sindaco di Milano?

La Salva Milano in realtà affonda le città, aumenta le ricchezze dei ricchi e diminuisce quelle degli altri, ci fa uscire dalla galassia delle città europee impostate sempre più sulla sostenibilità ambientale e sociale. Elly Schlein ha oggi tutti gli ingredienti per dimostrare che lei è la segretaria che sta veramente ricostruendo un PD rivolto al bene collettivo, impedendo che il partito voti questo insano testo di legge “salva speculazione”

Questo articolo è stato pubblicato su Il Fatto Quotidiano il 10 gennaio 2025

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