Torna il “Settembre pedagogico” riminese: riflessioni sullo “star bene a scuola”

di Redazione /
17 Settembre 2024 /

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Una ventina di eventi tra il 17 settembre e il 20 ottobre mettendo insieme docenti riminesi e relatori di livello nazionale,. locandina QUI

Con la prima campanella tornerà a Rimini il “settembre pedagogico” un mese dedicato allo star bene a scuola incentrato quest’anno sul tema “inlcudere, apprendere, insegnare…chi è felice a scuola?”. Nato dalla collaborazione tra Comune di Rimini e CIDI (Centro di iniziativa democratica degli insegnati) Rimini, il programma comprende una ventina di eventi compresi tra il 17 settembre e il 20 ottobre, mettendo insieme docenti riminesi e relatori di livello nazionale. Il corso, inoltre, sarà un aggiornamento sulla piattaforma del ministero, SOFIA.”

“Le socie e i soci del CIDI – spiega Vincenzo Aulizio, presidente del CIDI di Rimini – sono profondamente convinti che l’unica strada percorribile per migliorare la scuola, e di conseguenza la vita di chi la abita (studentesse, studenti, insegnanti, dirigenti, ma anche genitori) sia quella del dialogo tra la comunità scolastica e quella cittadina. Solo allora, attraverso uno sforzo puramente democratico, si avranno cambiamenti efficaci e duraturi. Il Settembre Pedagogico riminese, attraverso i suoi incontri (con le scuole della provincia e con i professionisti delle istituzioni e dell’Università) si propone di fare un passo verso queste finalità.

“La scuola – commenta Chiara Bellini – deve sempre più poter essere un luogo dove stare bene, e non solo dove sentirsi giudicati. Le ragazze e i ragazzi devono poter avere il diritto alla propria fragilità, e la scuola, oltre che formarli, può e deve tornare ad educarli, crescerli, accoglierli. In questo non deve essere lasciata sola, la comunità, le istituzioni, i genitori, devono essere parte di questo percorso. Saranno proprio questi i primi argomenti di riflessione di un mese intenso, per il quale ringrazio sin da ora il CIDI di Rimini che, con grande entusiasmo e professionalità, sta riportando la scuola al centro del dibattito cittadino”.

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