Il teatrino estivo di un paese in fuorigioco

di Loris Campetti /
29 Agosto 2024 /

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Con un assist perfetto al centro dell’area, Matteo Renzi serve a Elly Schlein una palla d’oro, di quelle che non si possono sbagliare e Elly insacca. Esulta il coach dalla panchina, è il presidente del senato La Russa, quello con il busto del Duce sulla scrivania. Peccato che la segretaria del Pd fosse in netto fuorigioco, il gol è annullato ma la metafora è salva con tanto d’abbraccio. Alla fine della partita del cuore tra la nazionale politici e la nazionale cantanti il risultato è 7 a 7, grazie a un gol di Fratoianni, perché anche Sinistra italiana è nel pallone. Si va ai rigori. Giuseppe Conte non sbaglia, così gli altri politici rigoristi che, tranne Elly Schlein, hanno una migliore mira dei cantanti. Nuovi abbracci, chi fa il cinque e chi si bacia, il coach è al settimo cielo. L’Italia finalmente è un paese normale, anche il confronto politico si svolge nella massima sportività. Destra, centro e sinistra all together, per la gioia di chi dice “tanto sono tutti uguali, a che serve votare?”. E infatti vota meno della metà degli italiani.

Così era iniziata l’estate italiana più classista di sempre perché con l’aumento dei prezzi di ombrelloni traghetti e spaghetti, operai e precariato faticano ad andare in ferie, mentre i tg e i quotidiani son pronti a raccontare le vacanze dei leader di tutti i colori, con particolare attenzione agli amori e disamori della famiglia allargata di Giorgia Meloni. La parola d’ordine Dio patria e famiglia diventa una barzelletta quando alla separazione tra la premier e Gianbruno fa seguito quella tra la capa organizzativa di Fratelli d’Italia Arianna Meloni e il ministro Lollobrigida (Francesco, non Gina). Saltate le famiglie, restano Dio e patria. Alla fine resta solo Dio per chi ci crede, perché la patria degrada a piccole patrie con l’autonomia differenziata, contro cui miracolosamente le opposizioni si uniscono. Le destre invece si dividono, o fingono di farlo, sull’ipotesi di una legge che introduca lo jus scholae per consentire a più di mezzo milione di ragazzi italiani di origini straniere di essere riconosciuti come tali al termine di due cicli di studio. Forza Italia che sostiene il superamento dello jus sanguinis finge di alzare la voce, i leghisti e i fratelli coltelli d’Italia si indignano e accusano Tajani di intelligenza con il nemico, se ne riparlerà un’altra volta. Continuerà come prima, decine di migliaia di pronipoti di un genitore italiano che in italiano non sanno dire neppure ciao saranno regolarizzati e potranno votare per corrispondenza mentre chi nasce nel patrio suolo ma ha i genitori marocchini resterà straniero. A meno che non sia campione di salto triplo come il cubano Andy Diaz o mago del pallone come l’argentino Leo Messi il cui trisavolo era italiano, in tal caso si diventa italiano in un amen. A record e medaglie donate non si sputa in bocca, salvo chiamarsi Vannacci che continua a berciare contro Paola Egonu, miracolo del volley femminile rea però di avere la pelle scura e un sorriso poco ariano. L’ultrafascista parà che inneggia alla X Mass, forte dei suoi 500 mila voti di preferenza, fa perdere il sonno e lo spritz al Papeete al suo sponsor Salvini minacciando golpe e, soprattutto, la nascita di un nuovo partito a destra della Lega, di Meloni e di Herman Goering.

Anche all’opposizione succede di tutto (e di niente). Matteo Renzi, principe del genio guastatori (di governi, vedi Letta e poi Conte e di alleanze, vedi Calenda e infine Bonino), dopo l’assist a Schlein nel partitone del ‘volemose bene’, si offre come ruotino di scorta di un’alleanza contro le destre. Ma il campo largo dell’opposizione non è come il campetto da calcio e Conte e Fratoianni si rivoltano spiegando che Renzi farebbe cadere anche un governo ombra e perdere molti più voti dei quattro che porterebbe; il Pd invece ci riflette e, per non perdere l’abitudine, si divide come sulle armi all’Ucraina. Anche nel Movimento 5 Stelle le acque sono agitate, con il socio fondatore e garante ben pagato (300 mila euro l’anno), il comico Beppe Grillo, che spintona Conte fino a ipotizzare la scissione. L’Alleanza Verdi Sinistra è unita a Roma ma a Strasburgo ognun per sé, chi con Ursula, chi contro, chi irreperibile al momento del voto.

Intanto a Salvini che promette il superamento della legge Fornero sulle pensioni risponde il suo ministro Giorgetti con l’ulteriore allungamento di 7 mesi dell’età pensionabile. La scuola sarà invasa dalle forze armate per il reclutamento giovani e le imprese si muoveranno nelle aule come a casa propria, gli insegnanti precari resteranno tali, se non addirittura a casa. Le grandi aziende svendute all’odiato straniero sono sulla via del tramonto come la Fiat, quelle altrettanto strategiche come l’Ilva stanno per essere svendute o chiuse, l’ex Alitalia targata Lufthansa fatica a decollare, pur avendo lasciato a terra migliaia di lavoratori. Siccome il gas democratico americano costa troppo, mentre Meloni abbraccia e rifornisce l’eroe Zelensky si scopre che nei primi 6 mesi dell’anno le importazioni dell’antidemocratico gas russo (via Ucraina, Austria, Azerbaijan e Turchia) sono più che raddoppiate. E’ il bello del made in Italy del ministro d’Urso, strenuo difensore dell’italianità. La precarietà cresce, i salari perdono ulteriore potere d’acquisto e la stagione contrattuale nel pubblico e nel privato si preannuncia feroce. Il debito pubblico cresce oltre i tremila miliardi non per sostenere i più deboli ma per rafforzare i più forti. Così va l’Italia.

E l’informazione come va? A tutta forza se ad affondare è il veliero inaffondabile di 56 metri Bayesian ,poi affondato davanti a Palermo con a bordo il Bill Gates britannico, l’ultramiliardario Mike Linch appena uscito dalle galere americane con l’accusa di frode e falso in bilancio, con la sua famiglia e accompagnato, tra gli altri, dal presidente della Modgan Staley Bank international Jonathan Bloomer. Giorni e giorni di apertura di notiziari e quotidiani pari al silenzio sulle migliaia di migranti inghiottiti nelle stesse acque mediterranee, viaggiavano non su fantastici velieri per miliardari ma su gommoni e barconi scassati in fuga da fame, guerre, dittatori e desertificazione alla ricerca di una speranza di vita. Di loro non si parla, non bucano lo schermo; per loro non si mettono in moto i migliori uomini e mezzi come quelli impiegati, giustamente sia chiaro, per recuperare i corpi di sei miliardari del Bayesian. I corpi dei migranti sono nella pancia dei pesci e nelle reti dei pescatori. Chi viene salvato dalle navi dei volontari viene sbarcato a migliaia di miglia di distanza, i soccorritori arrestati e le navi del salvataggio sequestrate. E’ l’Italia di Giorgia Meloni, in attesa di un’opposizione.

Questo articolo è stato pubblicato su Area il 29 agosto 2024

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