Exit Festival torna ai Prati di Caprara

di Associazione Asap Aps /
28 Settembre 2023 /

Condividi su

La rassegna di workshop e pratiche performative, giunta alla quinta edizione, abiterà il bosco urbano dal 29 settembre al 1 ottobre 2023

Exit (qui) è un festival indipendente che nasce a Bologna nel 2017 per uscire dai tradizionali luoghi dell’arte, valorizzare le qualità emotive dello spazio e mettere in discussione la percezione delle relazioni di intimità attraverso la luce prismatica dell’arte, aprendo un varco su un “altro” quotidiano. Il festival è organizzato dall’associazione Asap Aps, ed è a cura di Lucia Fontanelli e Olivia Teglia.

La quinta edizione del festival persiste e dimora negli spazi mutageni dei Prati di Caprara, sistema ecologico e politico di unicità emblematica all’interno della città. Dal 29 Settembre al 1 Ottobre 2023 Exit animerà il bosco urbano con workshopperformance e un trekking urbano in collaborazione con il comitato Rigenerazione NO Speculazione.

Cinque artistǝ e collettivi invitatǝ condivideranno la propria pratica in un terreno ibrido tra performancesound artmultimedia e pratiche collettive. Tra le attività in programma ci saranno: “Chincaglierie/fare rumore”, un workshop condotto dalla performer Violetta Cottini per la creazione di oggetti sonori totemici; “Field Studies” di Glauco Salvo, laboratorio di indagine acustica dello spazio aperto attraverso dispositivi audio alimentati a batteria; “Ipergeo” della danzatrice Elisa Sbaragli, Edoardo Sansonne e Fabio Brusadin, un workshop di mappatura spaziale attraverso pratiche somatiche; “Reasons why I hate my voice”, che si incentra sulla relazione soggettiva e culturale con la propria voce attraverso una serie di esercizi e di riflessioni guidate dalla cantante e sound artist Giulia Deval; e infine “Polymorphism” del collettivo Clon-e insieme alla danzatrice Giulia Roversi: una performance transdisciplinare che esplora le connessioni ibride tra corpo, tecnologia e spazio circostante. Il 1 ottobre avrà poi luogo “Luccichio”, un trekking urbano performativo che, insieme al comitato Rigenerazione NO Speculazione, invita ad attraversare il bosco alla scoperta della sua flora, fauna e storia, accompagnatǝ da momenti performativi. Durante le tre giornate, sarà anche attivo un “Punto di Raccolta”, uno spazio modulare realizzato con materiale di recupero in collaborazione con l’associazione Checkpoint Charly che fungerà da luogo di incontro e accoglienza, e sarà contenitore di attività artigianali ed ecosistemiche, letture e merende.

Ciascun workshop prevede un numero massimo di 10 partecipantǝ e richiede una donazione di dieci euro; la performance “Polymorphism” prevede un numero massimo di 40 partecipantǝ ed è a titolo gratuito. La camminata performativa “Luccichio” e le attività ecosistemiche al Punto di Raccolta sono aperte a tuttǝ, ma è comunque gradita la prenotazione via e-mail a exitventitrenta@gmail.com.

L’idea di localizzare queste pratiche ai Prati di Caprara si inserisce nella prospettiva di rivedere la selva urbana come un’infrastruttura aperta, partecipata, eterogenea e attraversabile in quanto tale. Il bosco urbano, situato nella prima periferia a nord-ovest del centro storico, sorge all’interno di una ex-base militare in disuso dagli anni ‘70. I Prati di Caprara, con i loro 27 ettari ed almeno quarant’anni di naturale e spontanea evoluzione, sono un’oasi ecologica di marginalità e ibridazione, contaminazioni e alleanze, umane e non, libera dallo sfruttamento capitalistico del suolo, e rappresentano un prezioso ecosistema forestale, sempre più significativo nel breve e lungo termine per l’area urbana ed extraurbana bolognese. Exit intende valorizzare ed evidenziare la relazione tra questo paesaggio e le pratiche artistiche che fanno della condivisione di un’esperienza estetica un punto di incontro e di scambio, una creazione effimera, selvatica e improduttiva.

Per concludere il festival, il 6 Ottobre 2023 negli spazi di Tank – Serbatoio Culturale, in via Emilio Zago 14 avrà luogo “Penumbra-Exit party”, un evento dal format misto, con una talk, un allestimento a cura di Asap aps, dj set e live set. La talk sul tema dell’arte indipendente in relazione a spazi abbandonati in Italia vedrà dialogare Exit con altri due collettivi che condividono una simile progettualità artistica in luoghi marginali, fuori dai circuiti istituzionali: Transhumanza, attivo nelle zone rurali della Sardegna, e Tagete, che realizza quest’anno il suo primo progetto a Forte San Jachiddu Eco Vivarium, vicino a Messina in Sicilia. Per accedere alla serata è necessario presentare all’ingresso la tessera Aics 2023/24 ed è richiesta una quota di partecipazione di sette euro dalle 22 a 00:30 e di dieci euro da 00:30 in poi.

Il festival è un progetto indipendente e quest’anno è possibile sostenerlo attraverso una donazione alla campagna di crowdfunding attiva su Produzioni dal Basso. Qui il link alla campagna.

Questo articolo è stato pubblicato su Cantiere Bologna il 26 settembre 2023

Aiutaci a diffondere il giornalismo libero e indipendente.

Articoli correlati