di Paolo Soglia
Caro Sinisa, ho letto il tuo endorsement a Salvini per le elezioni di domenica. Ebbene: le tue idee politiche mi sono sempre state sul cazzo. Anzi, di più. Con l’aggravante della simpatia e amicizia che hai avuto in passato con la tigre Arkan, criminale di guerra serbo, ai tempi della guerra jugoslava. Anche se ti riconosco l’onesta intellettuale di averne parlato apertamente e pubblicamente, spiegando il contesto in cui erano maturati i fatti, senza nasconderti dietro facili ipocrisie.
Ciò detto, arriva adesso a pochi giorni dalle elezioni il tuo sostegno a Matteo Salvini (più che alla Borgonzoni). E naturalmente questo scatena feroci polemiche, anche sull’opportunità di esprimerti invece che star zitto. Ciò detto, io penso che:
- 1) Esprimere le tue detestabili e odiose idee politiche sia un tuo diritto inalienabile: vorrei ricordarti che qui c’è gente che è morta proprio per questo, combattendo i nazifascisti. Tu, da nostalgico di Tito, mi dirai che in Jugoslavia hanno fatto lo stesso: ed è vero. Però Tito dopo la guerra gli oppositori politici li metteva in galera (compresi i comunisti ex partigiani filosovietici). C’è una certa differenza…
- 2) C’è chi ti considera un traditore perché ti sei fatto curare a Bologna e poi ti esprimi contro l’amministrazione della città e della regione. Io, facendo opera di santità di pensiero, invece non ti crocefiggo per questo. Perché penso che il diritto di essere curati sia un diritto universale a dispetto delle idee politiche del malato. Quindi auspico che la nostra sanità continui a curare tutti a prescindere dalle loro idee politiche: Ti faccio notare però che non è nelle intenzioni di quelli che sostieni tu: questa gente, Lega in primis, teorizza esplicitamente di togliere la sanità a seconda dello status di chi è malato. Per loro i migranti senza permesso di soggiorno non andrebbero curati, ma lasciati morire a un lato della strada. Ricordatene quando qualche tifoseria ospite ti dà sprezzantemente dello “zingaro” dagli spalti.
- 3) Passando dall’odore di santità all’essere definitivamente santo mi spingo perfino a dire che nonostante le tue odiose idee, continuerò a sostenerti per quello che fai come professionista per il Bologna fc come allenatore.
Qui a Bologna abbiamo avuto un altro allenatore, Renzo Ulivieri, che si è sempre esposto in politica: era comunista e firmava i contratti sotto un busto di Lenin (ha sottoposto a questo rito anche un vecchio conservatore come il Cavalier Gazzoni…).
Con Ulivieri era festa, perché noi si univa la passione sportiva a quella politica. Però ovviamente Ulivieri divideva, esattamente come fai tu. I tifosi del Bologna di destra masticavano molto amaro e lo applaudivano a denti stretti. Ora l’amaro calice toccherà a me, a noi, che detestiamo quello che invece tu apprezzi e promuovi.
Quindi alla fine ti dico: portaci alla vittoria sabato a Ferrara. poi prendilo sonoramente e platealmente in quel posto domenica al voto. Sarebbe infatti un grande piacere applaudirti all’uscita dal Mazza per poi mandarti simpaticamente affanculo domenica sera.
Forza Bologna Sempre (nonostante Mihajlovic)
https://www.ilrestodelcarlino.it/elezioni-emilia-romagna/mihajlovic-borgonzoni-1.4993911
Questo articolo è stato pubblicato sul blog di Paolo Soglia il 22 gennaio 2020