del Comitato europeo di solidarietà con il popolo sudanese
Noi, cittadini, intellettuali e democratici in Italia e in Europa, esprimiamo la nostra più viva preoccupazione per l’arresto di Muntaser Ibrahim da parte delle autorità del governo islamista sudanese guidato dal Generale Omar al-Bashir, giunto al potere con un golpe nel 1989.
Muntaser Ibrahim è un genetista di fama internazionale: professore di biologia molecolare presso l’Istituto di Malattie Endemiche di Khartoum, autore di numerosi studi sulla genetica delle popolazioni in collaborazione con Luigi Luca Cavalli Sforza, membro della Accademia Mondiale delle Scienze, collaboratore dell’International Center for Genetical Engineering di Trieste, e vincitore nel 2014 del prestigioso premio RAO del CNR. Malato di cuore, Muntaser Ibrahim necessita di particolari cure.
Il suo arresto, per avere espresso opinioni pacifiche e democratiche, è volto a colpire l’intellighenzia del Sudan, privando così il paese della capacità di affrontare l’enorme sfida rappresentata dalla rivoluzione pacifica e democratica in corso dal Dicembre 2018.
In conformità con i principi consuetudinari del diritto umanitario internazionale, delle rilevanti disposizioni dei trattati delle Nazioni Unite, del diritto europeo e della Costituzione Italiana, facciamo appello allo Stato italiano e al suo governo, agli Stati Membri dell’U.E. e alle Istituzioni Europee perché sollecitino le autorità sudanesi a rilasciare immediatamente Muntaser Ibrahim e tutti gli studiosi e i democratici arrestati.
Adesioni
Giovanna Lelli (KUL Louvain), Roshdi Rashed (CNRS, Paris), Gilbert Achcar (SOAS), Mark Hobart (SOAS), Sai Englert (SOAS), Leandro Vergara-Camus (SOAS), Mario Bolognari (Università di Messina), Giorgio Forni (Università di Messina), Suzanne Kerbavcic International Centre for Genetic Engineering, Trieste), Xavier Luffin ULB Begique, Pascal Crozet (CNRS, Paris), Sara Beleil (St George’s Mental Health NHS Trust, London), Giovanni Romeo (Università di Bologna & Ce.U.B), Ahmad Hasnaoui (CNRS, Paris).
Per aderire
Scrivere a lellig570@gmail.com specificando nome, cognome, luogo, funzione e istituzione (se rilevanti).
Il testo di questo appello è la versione italiana di un appello europeo in circolazione fra diversi Stati membri dell’Unione Europea