Dopo la giornata di lavoro e di confronto dello scorso 31 gennaio, si possono tratte alcune considerazioni sulla vita e sul futuro dell’Associazione il manifeso in rete. Il confronto prende l’avvio da una breve analisi dell’attività dell’Associazione in questi tre anni di vita, traguardo non scontato per le condizioni economiche e sociali in cui si è venuti ad operare.
Il movimento dei Circoli aveva preso vita dalla necessità/volontà di salvare il manifesto, obiettivo venuto meno dopo l’assemblea del novembre 2012 con il disconoscimento da parte degli attuali redattori del giornale sia della proprietà collettiva che della realtà stessa dei Circoli; conseguenza ne è stata la chiusura di alcuni Circoli e l’allontanamento dei singoli non interessati ad altre prospettive. Prospettive che non si sono concretizzate nella misura sperata per l’impossibilità di dare vita ad un altro progetto a livello nazionale con i fuoriusciti-estromessi.
La dimensione ridotta ha portato ad un appesantimento dell’azione, spesso condizionata dalla necessità di autofinanziamento; pertanto si rende necessaria da un lato un’operazione di rilancio dell’attività e visibilità e dall’altro di reperimento di risorse in gradi di garantire una tranquillità economica di medio periodo. Partendo dai propositi che stanno alla base dell’Associazione occorre ributtarsi nella mischia, coniugando problematiche locali e non, con continuità; ed occorre farlo nel territorio, spostando le iniziative al di fuori di Bologna.
Pur nel mantenimento della proprie autonomia l’Associazione può cercare iniziative comuni con altre realtà a partire dall’Altra Emilia Romagna (AER), dopo l’esito positivo delle elezioni regionali. Ruolo fondamentale ricopre il blog il manifesto bologna, che risente delle stesse difficoltà dell’Associazione e che come questa ha bisogno di maggior ossigeno. La campagna di tesseramento deve essere preceduta dalla individuazione dei temi su cui svolgere l’attività dell’Associazione nel 2015 e su cui avere la condivisione dei soci.
Interventi
Luana: conferma la necessità di proseguire nell’attività fin qui svolta, mettendo al centro dell’attenzione il tema dei beni comuni, del diritto alla casa e del tentativo di privatizzazione dei servizi alla persona (ASP). Occorre proseguire anche nell’attività di presentazione dei libri, selezionandoli, che sono un momento di crescita e riflessione.
Silvia: bisogna continuare a ragionare e nel contempo aiutare il processo di organizzazione della sinistra del futuro. Bene le iniziative comuni con altri soggetti. Il diritto alla casa è uno dei temi da affrontare ed in questa direzione già dista muovendo un gruppo di lavoro dell’AER a cui partecipa. Opportuno presentare a breve il libro della Spinelli sull’Europa “la sovranità assente” in forma di convegno più ampio per ragionare della vittoria di Syriza e della politica estera europea con particolare attenzione ai rapporti nel Mediterraneo e tra Grecia e i confinanti paesi di religione mussulmana, la Turchia da un lato e alcuni paesi balcanici dall’altro, non tralasciando l’apertura di Tzipras verso la Russia, ma anche per affrontare temi quali il TTIP il patto atlantico del commercio, che ha implicazioni profonde sulla democrazia e sulla sovranitànazionale.
Valeria: condivide la necessità di collaborare con altre realtà, specialmente con gruppi affini all’AER e di rendere il blog un riferimento comune. La situazione della provincia è politicamente profondamente degradata, per cui è importante che un’azione di ripresa delle coscienze parta da Bologna, dove si stanno creando i giusti anticorpi; poi ci si potrà spostare in provincia.
Ilaria: è necessario attirare nuove persone verso l’Associazione e nel contempo collaborare con nuovi gruppi; prioritaria è la necessità di attirare i giovani, ma per farlo occorre agire su tre versanti: I TEMI, I MODI, IL BLOG. I temi devono corrispondere ai reali bisogni immediati dei giovani, e devono essere affrontati con modi ed in luoghi lontani dalla ritualità a cui siamo abituati. Il Blog è uno strumento importante in questa direzione ma occorre trovare forme più includenti e collegiali di gestione, pur senza snaturarne la natura e la qualità. Ci sono realtà sul territorio che svolgono attività poco conosciute ma importanti con le quali si può interagire, con cui bisognerà prendere contatti (ARVAIA, ASIA). Una azione ancora più importante da perseguire è depurarci da 20 anni di berlusconismo che hanno penetrato la sinistra contaminando in maniera drammatica anche i soggetti che la compongono.
Sergio: occorre decidere innanzitutto se vogliamo modificare la nostra fisionomia da culturale -politica a più strettamente politica con ciò che ne può conseguire, poiché non tutti possono sentirsi accumunati nello stesso progetto e quindi ci si può disperdere; oggi la fisionomia dell’Associazione prescinde dall’appartenenza. Occorre selezionare i modi di fare le cose e valutare le realtà con cui si vuole interagire, che spesso hanno una configurazione chiusa e autoreferenziale non disponibile al dialogo. Pur nelle difficoltà l’Associazione ha svolto e svolge un ruolo importante e riconosciuto, tant’è che veniamo contattati per partecipare e/o costruire iniziative. Il non avverarsi delle prospettive che avevamo ipotizzato dopo il fallimento della proprietà collettiva del giornale hanno smorzato lo slancio iniziale, ma non ci hanno impedito di proseguire. A tutti piacerebbe un sito più dinamico ma dobbiamo fare i conti con la realtà delle nostre forze: il lavoro di Antonella, e oggi il contributo di Noemi, permettono di far vivere tutti i giorni, sito che mantiene un consistente e costante numero di contatti; per migliorare ci vuole il contributo di più soggetti.
Fedele: si deve proseguire nella nostra autonomia senza fiancheggiare nessuno, affrontando argomenti in grado di creare interesse, con linguaggi diversi. Ciò che ci differenzia dalla Grecia è innanzitutto il modo di fare politica che non è più adeguato ai cittadini di oggi; noi siamo uomini politici con strutture e storie che ci hanno plasmato in un certo modo ma che non appartengono a chi non le ha vissute come noi. Dobbiamo modificare i linguaggi. Il sito è un ottimo strumento e deve essere meglio sfruttato.
Leonarda: siamo alla ricerca della nostra ragion d’essere. In un tempo in cui il personalismo è la malattia della nostra sinistra dobbiamo continuare a mettere in collegamento le varie anime e movimenti, coniugare riflessione ed attivismo; definire LISTE DI PRIORITA’ indagando e facendo emergere i PROBLEMI MATRICE. E’ un’azione tanto più difficile in presenza di uno stato sordo e cieco nei confronti del popolo e di una sinistra italiana che non ha niente a che vedere con l’esperienza di Syriza priva di personaggi paragonabili a Tsipras.
Cercando una prima sintesi dei temi trattati si conviene di:
- 1. Legare la campagna di rinnovo del tesseramento ad una serie di iniziative di rilevanza sovralocale su cui chiedere un cofinanziamento di tutti i soci.
- 2. Individuare entro la prima metà di febbraio i temi cardine dell’attività dell’Associazione per il 2015 su cui costruire eventi di rilevanza nazionale.
- 3. Proseguire nell’attività di presentazione di libri di interesse politico sociale.
- 4. Aprire contatti con altre realtà locali e non per sviluppare iniziative comuni.
- 5. Ricercare forme di finanziamento “creativo” per raggiungere una certa tranquillità economica.
- 6. Consolidare l’attività del sito attraverso la creazione di una redazione permanente che faciliti la raccolta di informazioni ed il suo inserimento nel giornale on line, attraverso collegamenti con link di interesse con cui attivare un mutuo scambio, recuperando un collegamento più organico con il manifesto sardo, aprendo delle sezioni specifiche o dei blog; inoltre si dovrà usare il sito per pubblicizzare maggiormente le attività esterne dell’Associazione; viene affidato a Silvia e Bonni il compito di attivare la redazione.