della Rete Primo Marzo
Stiamo assistendo a una nuova aggressione nei confronti dei migranti, sempre indicati come male supremo del paese. Abbiamo assistito allibiti alla rivolta del quartiere Tor Sapienza dove un centro per richiedenti asilo è divenuto valvola di sfogo per le frustrazioni e la mala gestione che da anni molta parte di quegli abitanti vive. Stiamo assistendo con sempre maggior disagio e fastidio al rifiuto da parte di paesi e piccole città all’arrivo dei profughi, rigetto che spesso viene esibito da cittadini sorridenti che si mettono in posa per il giornale locale con lo striscione in mano. Al solito i Rom diventano facile bersaglio, ed emblematico è stata il caso show messo in piedi dalla Lega a Bologna per portare avanti la sua campagna elettorale. E purtroppo abbiamo visto come questi argomenti abbiano avuto un immediato riscontro sull’elettorato.
Serve invece una reazione forte contro chi strumentalizza i migranti per fini elettorali. Non vogliamo e non possiamo permetterci di assistere ancora inermi al ritorno al razzismo come risposta al disagio sociale. Non è questa la società in cui vogliamo e crediamo sia possibile vivere. Per questo il 18 dicembre torneremo a mobilitarci, nelle piazze nelle strade, nelle scuole o in qualsiasi luogo lo si ritenga opportuno. Sarà l’occasione per dire che nessuno può violare la dignità degli altri, che non ci sono persone indesiderabili, che siamo per l’accoglienza, per pari diritti di italiani e migranti e per la libertà di circolazione e di stabilire dove si desidera la propria dimora.
Torneremo a ribadire che nessun essere umano può essere limitato nella sua libertà per l’assenza di un documento, ritorneremo a dire NO ai Cie. Non è una questione di tempi di trattenimento vanno solo chiusi. Chiediamo alla società civile che si facciano portavoce per un cambiamenti legislativo affinché nessun essere umano sia considerato illegale. Chiediamo che a tutti i migranti venga rilasciato un permesso di soggiorno europeo.Chiediamo che venga rispettata la libertà di movimento, di scelta e di restare in un determinato territorio e tutelati i diritti fondamentali.
Il 18 dicembre mobilitiamoci tutt* e condividiamo le mobilitazioni.