di Valentino Parlato
Non dimentichiamo che assai forte è il nesso tra populismo e autoritarismo, tra populismo e disprezzo della democrazia. La conferma si è rafforzata proprio in questi giorni. Con il populismo grillino avevamo già un uomo solo al comando e non appena qualcuno ha avanzato qualche obiezione è subito arrivato il provvedimento di espulsione.
Uno stalinismo grillesco, roba da piangere. Ma il guaio è che una spinta populista va oltre il campo grillesco, la tentazione di rivolgersi direttamente al popolo mi pare si diffonda, ed è pericoloso. L’avvio – non dimentichiamolo – lo aveva dato Berlusconi, ma la spinta continua e si diffonde e comincia a piacere.
Un po’ di allarme sarebbe utile.
Questo articolo è stato pubblicato dalla Fondazione Luigi Pintor online il 28 febbraio 2014