di Giacinto Cimino, circolo manifesto Bologna
Caro Giorgio Dal Fiume, le preoccupazioni sul futuro del manifesto sono pienamente condivise e sono anche le nostre, però dalla tua lettera si evince che le informazioni che tu hai sull’attività dei circoli non siano del tutto precise e propobabilnente ti saranno state riportate in modo non corretto.
Dal mese di febbraio i circoli si sono mossi, parecchio, solo ed esclusivamente affinché “il manifesto” possa continuare a restare “il manifesto” anche dopo questa fase burrascosa che sta attraversando, ricordandoti che la liquidazione coatta amministrativa ha dei tempi e delle scadenze ben precise. Quindi non c’è mai stata nessuna velleità di diventare “coeditori”, non è il nostro mestiere. Probabilmente molte incomprensioni sarebbero già superate se le pagine che ora, finalmente, il giornale dedica alla crisi fossero state pagine fisse già da quando sono arrivati i liquidatori e come da tempo i circoli andavano chiedendo, ma ascoltati in questo solo da Valentino e da pochi altri.
Quanto prodotto dal nostro circollo lo puoi trovare sul nostro blog www.ilmanifestobologna.it , ti invitiamo inoltre alle nostre riunioni di circolo che, da febbraio, si svolgono ogni lunedì alle ore 18 presso il Centro Sociale Costa di Via azzogardino a Bologna, la tua esperienza nel terzo settore penso ci possa tornare utile al salvataggio de “il manifesto” nostro bene comune.
L’invito è rivolto a quanti vivono qui a Bologna, ma anche in altre città: guardatevi attorno, cercate, di sicuro ci sarà un circolo o un gruppo di amici del giornale disponibile ad accogliervi. Aspettandovi tutti il 4 novembre a Roma.